COSA C'E'
DA
VEDERE

Eretto
nel 1332-
37, l'edificio
è alto circa 42
m da Piazza Grande fino alla sommità della torre campanaria
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PALAZZO DEI CONSOLI
Sorge sulla panoramica piazza pensile della Signoria (Piazza Grande) ed è uno dei palazzi medievali più belli d'Italia. Si tratta di una realizzazione d'importanza mondiale in quanto il suo stile (romanico con elementi gotici) anticipa, in un certo senso, le concezioni spaziali e formali proprie del periodo rinascimentale.

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Le teche di vetro nelle quali sono racchiuse le Tavole Iguvine, all'interno del Palazzo dei Consoli.
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La facciata principale, armoniosa ed austera al tempo stesso, è caratterizzata dalla presenza di una particolare scalea a ventaglio.


Entrando nel Palazzo si apre una vasta sala, un tempo adibita ad Arengo, luogo dove si svolgevano le grandi riunioni comunali. Oggi, l'Arengo contiene una bella raccolta di reperti archeologici, tra cui dei notevoli
sarcofaghi umbri ed un bellissimo sarcofago di epoca romana.



Attraverso una ripida scala posta sulla parete sinistra dell'Arengo,  si accede alla Vecchia Cappella Palatina che racchiude una collezione di monete antiche, ma soprattutto le interessantissime
Tavole Iguvine.
Sullo stesso piano si trova la Sala delle Ceramiche, con pregevoli pezzi cinquecenteschi di Giorgio Andreoli (Mastro Giorgio).
Salendo ulteriormente, al piano superiore è possibile visitare la Pinacoteca con opere pittoriche dal Duecento al Seicento.


TAVOLE IGUVINE
Le Tavole Iguvine (da Ikuvium, antico nome di Gubbio), costituiscono il più grande documento di tutta l'antichità classica sotto il profilo storico, linguistico e religioso, oltre che essere reperto archeologico di notevole importanza.
Si tratta di sette tavole bronzee, rettangolari, di svariate dimensioni, incise sulle due facce (tranne la III e la IV).
Esse riportano un testo rituale nella lingua degli Antichi Umbri, anche se la grafia risulta essere in parte etrusca ed in parte latina.
Le Tavole sono note sin dal Rinascimento e soprattutto dall'Ottocento in poi divengono oggetto di studio per storici e linguisti di fama mondiale.


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Particolare della Tavola IV, incisa con caratteri etruschi.
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